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Storia di un pollaio

Storia di un pollaio

Chi di noi non ha mai detto “non è capace neanche a fare un uovo fritto in tegamino”, riferendosi a persona poco pratica di cucina? Perché è di idea comune a tutti pensare che cucinare un uovo al tegamino sia la cosa più facile… Stessa 

Crostata ricotta e fichi

Crostata ricotta e fichi

La storia dell’albero di fichi sembra, da sempre, essere legata alla storia dell’Uomo. Dalla famosa “foglia di fico”, primo indumento che Adamo ed Eva utilizzarono, il fico ha accompagnato religioni e leggende nel corso dei secoli: i Greci lo consideravano il frutto degli Dei, perché 

Copertina “The Farm” di Settembre

Copertina “The Farm” di Settembre

imageSettembre mi fa venire in mente il colore blu.

Blu, come i suoi cieli limpidi, con le nuvole bianche sparse qua e là, resti di un’estate che quasi non vorrebbe andar via, e preludio di quell’autunno che vestirà dei colori della Terra, caldi rossi e arancio, il mese di Ottobre.

Blu, come il mare di Settembre, bello più che mai in questo mese, in cui lentamente torna solo, meta di viaggiatori solitari e sognatori tristi.

Blu, come i deliziosi fiorellini di cicoria, che colorano il prato di questa nostra copertina di “The Farm” di Settembre.

In questo numero cercheremo di approfondire il discorso sul progetto di allevamento della “Gallina Ancona”, parleremo del frutto del mese, che frutto in realtà non è, il fico, con ricette e curiosità, consigli sulle coltivazioni autunnali, un breve viaggio nell’Alta Maremma Toscana, ricca di storia e meravigliosi borghi, e se avremo tempo ancora notizie e consigli. Se avremo tempo, perché qui alla Fattoria ci sono mille impegni, come in tutte le fattorie d’altronde!

Augurandoci sempre che ciò che leggerete vi sarà utile.

Buona lettura a tutti!

“THE FARM” Copertina di Maggio

“THE FARM” Copertina di Maggio

“THE FARM” di Maggio si occuperà di tecniche di agricoltura biologica, per chi vuole avvicinarsi a questi metodi di coltivazione in maniera semplice; parleremo delle fragole con ricette e curiosità; ci saranno idee per creare un piccolo giardino aromatico per la casa, anche per chi 

Frittelle di Fiori d’Acacia

Frittelle di Fiori d’Acacia

Frittelle dolci di Fiori d’Acacia, una ricetta dal profumo intenso di Primavera. Un dolce semplice e antico, dal sapore raffinato e insolito. Prima di tutto bisogna procurarsi dei bei grappoli di fiori d’Acacia, una bella ciotola, e, per fare questo, vi consiglio una bella passeggiata 

Expo2015-Il diritto a dire No

Expo2015-Il diritto a dire No

imageExpo2015 – Il diritto a dire No (senza essere considerati eversivi, anarchici, rivoluzionari).

Expo Milano 2015 sta per aprire i battenti, tra mille scandali, polemiche, ritardi e difficoltà. Sarà la vetrina italiana nel mondo per i prossimi 6 mesi, ma davvero è stato fatto il meglio per rappresentare l’Eccellenza Italiana nell’alimentazione? E quello slogan “Nutrire il Pianeta” è davvero consono a questa manifestazione?

Come sempre, ci sono i grandi sostenitori ed i grandi contestatori, come sempre, perché in Italia le cose o sono bianche o nere, o sei dentro o sei eversivo, non sembra esserci via di mezzo.

Anche io all’inizio ho visto con entusiasmo questa grande occasione per rilanciare il vero motore Italia, cioè l’agricoltura, quella di un certo tipo, che è, in un periodo di crisi profonda, l’unico settore in attivo per produzione e per occupazione e questo, bisogna dire, nonostante tutto. Ma, mio malgrado, approfondendo gli argomenti e dopo varie notizie emerse sull’Expo, ho visto il mio entusiasmo calare via via, fino a divenire profonda delusione, per un’occasione unica, secondo me, sprecata in malo modo.

Parliamo di fatti: mettendo da parte tutti gli scandali (i soliti purtroppo) su mazzette, tangenti, infiltrazioni mafiose, ritardi cronici sui lavori (ancora) in corso, parliamo di ciò che questo evento voleva e doveva rappresentare. Voleva e doveva al passato perché nei fatti non rappresenterà niente di tutto ciò.

– Rilancio di un economia (quella italiana) fortemente basata sul settore agro-alimentare di “eccellenza”: quale occasione migliore per rafforzare e sottolineare il già noto prestigio della nostra produzione agro-alimentare, tra migliaia di prodotti DOC, Docg, Igp, Presidi Slow Food, e chi più ne ha più ne metta, quale occasione migliore per aiutare i veri trascinatori di questo settore, i piccoli Imprenditori Agricoli, portatori sani di prodotti di qualità, rispettosi della nuova scommessa sull’ecosostenibilità, quale occasione migliore per dare spazio e opportunità ai tanti giovani che si stanno riavvicinando al settore agricolo? Quale appunto? Non mi risulta che questa sia l’occasione. Infatti, approdando all’Expo, i visitatori si troveranno come aziende sponsor Nestlè, Coca-Cola, Mc Donald’s (?!) etc.etc…e, questo l’ho scoperto solo oggi, Selex (si occuperà di sicurezza), che investe in tecnologie militari…! Non sapevano, forse, come riempire gli stand? Non ci sono abbastanza aziende agricole che producono qualità ed eccellenze? Forse…

– Farsi portavoce della criticità attuale sull’ Ecosostenibilità di un’economia alimentare: tema fondamentale di una nuova visione del rapporto produzione/consumo/distribuzione dei prodotti alimentari nel Mondo, necessaria per fermare quel processo di impoverimento della “risorsa Terra”, che sembra ormai prossimo all’irreversibilità e per una più equa redistribuzione del cibo in tutto il Pianeta. Non è certo dando spazio e visibilità alle grandi multinazionali (prime incriminate dell’impoverimento delle risorse del pianeta, sfruttate in maniera incontrollata in nome del dio denaro) che si porta avanti il discorso sull’eco-sostenibilità e sull’etica delle produzioni. Multinazionali che sfruttano e impoveriscono sempre più quei Paesi, definiti Terzo Mondo, Paesi che, invece, avrebbero dovuto aver voce e attenzione in una manifestazione che promuove il concetto “Nutrire il Pianeta”.

Due temi fondamentali a cui Expo avrebbe dovuto molto di più.

Il primo profondamente sentito in Italia, paese votato da sempre all’Agricoltura, settore,come detto, trainante in periodo di recessione, ma che certo non gode di favori e attenzioni da parte dello Stato, un settore che, nonostante difficoltà e mancanza di investimenti a livello tecnologico, mancanza di aiuti concreti, se non quei famosi incentivi tanto sponsorizzati, ma che vanno a chi ha già, nonostante questo, cerca di portare avanti discorsi di tecnologie alternative, ricerca di produzioni eco-sostenibili, ricerca di qualità della produzione,  attenzione alla bio-diversità, tutti argomenti fondamentali per un discorso più ampio e mondiale di come “nutrire il Pianeta”.

Il secondo tema, appunto, internazionale, la priorità di una inversione di marcia nell’economia del consumismo, la necessità e l’importanza di formare una nuova cultura/coscienza etica nelle nuove generazioni, la conoscenza per la consapevolezza di essere, ognuno di noi, causa del male e, quindi, al tempo stesso cura, di un sistema alimentare mondiale avariato, manomesso dagli interessi di pochi, a danno di una grande parte della popolazione mondiale.

La risposta a questi argomenti, tanto sponsorizzati da Expo2015, è stata in quelle scelte, affiancare Slow Food a Mc Donald’s,fast food per eccellenza, e ditemi voi se questo non è un controsenso, dare spazio a grandi multinazionali a scapito di chi lavora con coscienza e, a volte, purtroppo, spesso non ce la fa ed è costretto a mollare, insomma, dare visibilità ai soliti noti, alla potenza del denaro e del consumismo e, lasciare nell’ombra e nella povertà quel Pianeta che Expo2015 vorrebbe nutrire.

Questi sono i fatti, innegabili, scelte di fronte agli occhi di tutti, dove, inevitabilmente, vanno a scontrarsi tutti gli slogan e le chiacchiere di propaganda che si stanno facendo in questi giorni. Perché, si sa, parlare è facile, ma poi chi ci mette il sudore della propria fronte e, spesso, anche la propria vita sono sempre gli stessi, quegli stessi che hanno tutto il diritto di dire “No all’Expo2015”, un no di contenuti e non di propaganda, un no sofferto perché pieno di delusione per l’ennesima beffa del Mondo civile contro quello che chiamiamo Terzo Mondo, e di cui io mi sento, profondamente, parte integrante!

Ci sarà chi penserà al “No” come strumentalizzazione, chi lo strumentalizzerà veramente, chi andrà comunque ad un evento importante e chi, invece, riflettendo, probabilmente, sceglierà di non andare all’Expo2015, per coscienza, per solidarietà.

Il rispetto delle idee di ognuno di noi è fondamentale, fa parte di quell’etica che si propone di rispettare il Pianeta, l’importante è essere consapevoli di ciò che facciamo. Più ci informiamo più avremo coscienza delle nostre scelte.

Agricoltura biologica

Agricoltura biologica

Agricoltura biologica oggi, moda o stile di Vita? Nel 2007 ho voluto iniziare questo percorso di formazione personale/professionale, trasferendo la mia vita (e quella del mio compagno) dalla città di Roma ad una realtà totalmente agricola, qui a Fianello. Prima di approdare su questo pezzetto 

Bocconcini allo zafferano

Bocconcini allo zafferano

I Bocconcini allo Zafferano sono un ottimo piatto unico a base di lonza fresca di maiale (o, a scelta, di girello di vitella) e riso, ogni porzione contiene circa 816 kcal, con un buon apporto di vitamina A, B, ferro, calcio, fosforo, sodio e magnesio. 

Antipasto del Contadino

Antipasto del Contadino

imageLa Colazione o l’Antipasto del Contadino? A qualsiasi ora vogliate gustare questo “stuzzichino rurale”, non ve ne pentirete!

Come sempre, qui alla Fattoria, solo ingredienti di stagione, “si mangia quel che c’è”, un pò per esigenza, un pò perché mangiare i prodotti stagionali vuol dire rispettare quel ciclo naturale ormai stravolto da insane abitudini. A Primavera qui non mancano gli Asparagi Selvatici e, allora, dopo una bella e faticosa passeggiata mattutina per raccoglierli, cosa c’è di meglio di questa colazione?

Ingredienti per 2 persone:

– un bel mazzo di asparagi selvatici

– 2 uova “ruspanti”

– 2 fette di pancetta arrotolata

– aceto balsamico di Modena

– caciottina fresca di capra

– 1 uovo per impanare

– pangrattato

– olio di semi di girasole

– composta di pomidoro arrostiti della Fattoria

Cuocere al vapore gli asparagi, sodare le uova (8 minuti dal bollore e poi freddare sotto acqua corrente, per non far diventare verde il tuorlo!), rosolare la pancetta in un tegamino e sfumare con aceto balsamico di Modena. A parte sbattere l’uovo, passare la caciottina di capra tagliata a rettangoli nell”uovo e poi nel pangrattato, friggere in olio caldo. Adagiare la fetta di pancetta su di un piatto, aggiungere gli asparagi e decorare con l’uovo sodo grattuggiato, la mimosa, appunto. Sistemare i rettangolini di caciottina fritta e, per chi vuole un tocco in più, un pò di composta di pomidoro arrostiti della Fattoria (se non volete comprarla, presto la ricetta qui!)

Ed ecco pronta la Colazione o l’Antipasto del Contadino?!?

Antipasto della Fattoria

Antipasto della Fattoria

Una rivisitazione di un classico antipasto/secondo della cucina italiana, preparato con i prodotti genuini della Fattoria. Anziché usare i nobili straccetti di manzo o la bresaola, usiamo per l’Antipasto della Fattoria, delle rustiche salsicce di maiale sottolio, anche piccanti! Volendo si può usare anche della